I nuovi dazi concordati tra Unione Europea e Stati Uniti avranno un impatto su 9 settori, prodotti alimentari, articoli in pelle, articoli di abbigliamento, vetro, terracotta e ceramica, mobili, gioielleria e pietre preziose, calzature, armi e munizioni, articoli sportivi in cui l’Italia detiene il primato nell’Ue per il valore dell’export in Usa.
Secondo una rilevazione di Confartigianato, questi settori, che esportano negli Stati Uniti 15,2 miliardi di euro sul totale di 67,3 miliardi di vendite italiane negli Usa, sono il cuore pulsante delle economie locali e dei distretti produttivi, forza motrice del Made in Italy.
“La nostra rilevazione – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – evidenzia come la forza dell’export italiano è profondamente radicata nel tessuto dei distretti produttivi e delle economie territoriali in cui sono protagonisti artigiani e piccole imprese.
E’ questo patrimonio che va difeso.
Bisogna intensificare gli sforzi per assicurare l’alta qualità della manifattura made in Italy, arma vincente e distintiva che i mercati sanno riconoscere ed apprezzare. E’ fondamentale muoversi come Sistema Paese, con un impegno deciso da parte del Governo e delle istituzioni a sostegno delle aziende e della competitività dei nostri prodotti, anche diversificando i mercati sui quali accompagnare le nostre imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni che si sono già dimostrate capaci di vendere i loro prodotti in molti paesi del mondo”.
